L’uso diffuso di nuovi prodotti e materiali da costruzione ha provocato una maggiore concentrazione di inquinanti negli ambienti chiusi, in particolare Volatile Organic Compounds (VOC).
Oggi, la maggior parte delle persone trascorrono più di 20 ore al giorno in ambienti interni dove le concentrazioni di VOC sono molto superiori alle concentrazioni esterne. Le sorgenti di queste sostanze volatili sono molteplici, come materiali da costruzione, vernici, fumo di tabacco, cosmetici, tappeti e mobili.
Livelli di VOC eccezionalmente alti sono tipicamente riscontrati in edifici nuovi o successivamente a lavori di ristrutturazione. Inoltre, quando si utilizzano prodotti che contengono VOC, come ad esempio i detergenti, le persone sono esposte ad elevati livelli di inquinanti che possono persistere molto tempo dopo l’attività.
I VOC includono una vasta gamma di composti chimici, come eptani, limonene, isobutanolo, metanolo, acetone…
Alcuni studi sull’esposizione umana hanno mostrato diversi effetti negativi per la salute causati dall’esposizione a livelli elevati di sostanze organiche volatili. Tra gli effetti riportati sono secchezza e irritazione dell’occhio, del naso e della gola, mal di testa e vertigini.
La scarsa qualità dell’aria interna può portare ad una diminuzione della funzione cognitiva, con conseguenti significativi impatti sulla produttività, l’apprendimento e la sicurezza. Recenti studi hanno dimostrato chiari effetti negativi di elevati livelli di VOC sulle capacità cognitive come il pensiero strategico e il processo decisionale.
La certificazione Health Safety definisce i composti volatili presenti in un prodotto, secondo l’impatto che questo ha sull’aria contenuta nell’ambiente (che è quella che si respira).
La certificazione prevede quattro fasce di emissioni nell’aria di prodotti volatili. I COV o VOC (dall’italiano: Composti Organici Volatili o dall’inglese Volatile Organic Compounds.
Le classi vanno dalla C (dannosa) fino alla A+ che è la migliore, quella cioè con il minore impatto sulla salute e la sicurezza sanitaria.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare.
La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
